Prot. n° 31092
Coordinamento per le Politiche Giovanili
Reggio Calabria, lì 23 Ottobre 2001
AI DIRIGENTI DELLE SCUOLE
DI OGNI ORDINE E GRADO
LORO SEDI
OGGETTO: 20 novembre 2001.Giornata per
l'infanzia e l'adolescenza.
Il prossimo 20 novembre cade il dodicesimo anniversario
della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia (20
novembre 1989) che il nostro Paese ha ratificato impegnando
così le istituzioni e la comunità sociale
a svolgere ogni possibile iniziativa per migliorare
la qualità della vita dell'infanzia e dell'adolescenza.
Ed in questi anni si è andata sviluppando nel
nostro Paese una sempre più consapevole e crescente
cultura dell'infanzia e dell'adolescenza,testimoniata
con una serie di iniziative legislative e opportunità
normative e conclamata anche nell'ultimo rapporto2001
dell'Osservatorio Nazionale presso il Dipartimento Affari
Sociali della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Anche se molta è ancora la strada da percorrere.
Infatti, accanto a numerosi segnali positivi che indicano
una crescente attenzione a comprendere e soddisfare
le reali esigenze dei minori, convivono altri di segno
opposto.
Sull'infanzia ricadono crisi di varia natura,contraddizioni
sociali e carenze ambientali di vario tipo.
Non c'è chi non riconosca, e giustamente, come
la Scuola sia una fondamentale agenzia di promozione
dell'identità dei bambini,degli adolescenti e
dei giovani,considerata nella sua complessa sfaccettatura
(identità di genere, sociale, culturale, etnica)
e questo in stretta collaborazione con il pianeta famiglia,primo
partner nel compito educativo.
In questo impegno,dunque,la Scuola riveste una particolare
centralità.E' un luogo di apprendimento ma un
luogo particolare nel quale la relazione tra docenti
e alunni e degli alunni tra loro è fondamentale.
Proprio per l'intensità delle relazioni che
si intessono in aula,i docenti sono continuamente chiamati
a sviluppare una sempre più efficace attenzione
nei riguardi degli allievi.Sono chiamati,in particolare,a
prendere sempre più consapevolezza delle normali
difficoltà di crescita degli alunni,delle loro
insicurezze ed ansietà,delle loro inquietudini,spesso
non espresse in maniera diretta.
Gli insegnanti sono tanto più efficaci quanto
più,mentre conducono la loro azione didattica,imparano
a sviluppare una sempre maggiore capacità di
ascolto e di dialogo.
Lo Statuto delle studentesse e degli studenti definisce
la scuola comunità di dialogo,di ricerca e di
esperienza sociale informata ai valori democratici,nella
quale ognuno,con pari dignità e nella diversità
dei ruoli,opera per garantire la formazione alla cittadinanza.,la
realizzazione del diritto allo studio,lo sviluppo delle
potenzialità di ciascuno e il recupero delle
situazioni di svantaggio in armonia,appunto,con i principi
sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale
sui diritti dell'infanzia.
Nel rispetto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche
si segnala, pertanto, alle Istituzioni scolastiche,per
i compiti di orientamento generale e di prospettazione
degli obiettivi formativi essenziali,propri del Ministero
dell'Istruzione,l'importanza che assume l'impegno per
il pieno riconoscimento e sviluppo dei diritti dell'infanzia
e dell'adolescenza.
Si segnala in particolare la legge n.285/97,coordinata
dal Dipartimento degli Affari Sociali,che vede la scuola
tra i protagonisti.
Tale legge,finalizzata a promuovere interventi per la
qualità dell'infanzia e dell'adolescenza,attraverso
la regione, la provincia, i comuni, finanzia progetti
che intercettano la scuola sul territorio.
Questo Provveditorato ha già provveduto ad inviare
la nota informativa alle Istituzioni scolastiche ricadenti
nei vari ambiti territoriali di applicazione della predetta
legge giunta quest'anno alla sua seconda triennalità,pregando
di segnalare ai vari Coordinamenti i nominativi dei
referenti per la 285.
La risposta che la Scuola può dare si colloca,
dunque, tanto sul versante dell'azione educativa e didattica,quanto
sul versante delle politiche scolastiche e degli interventi
istituzionali.
Se un lato riguarda,per così dire,l'ordinarietà
dell'esperienza scolastica ,dall'altro esalta la capacità
di sviluppare una strategia istituzionale che preveda
interventi organici,mirati ed integrati.
In conclusione, si propone alle Scuole di vivere la
Giornata del 20 novembre p.v. come occasione per un
approfondimento del tema dei diritti dell'infanzia e
dell'adolescenza,sottolineando, con la organizzazione
di manifestazioni e iniziative in ambito scolastico
o extrascolastico,ed in sinergia con le agenzie istituzionali
e non del territorio,l'importanza della ricorrenza.
Nell'invitare le SS.LL. a sottoporre all'attenzione
degli operatori scolastici la presente "raccomandazione",si
ringrazia per la preziosa collaborazione che vorranno
fornire nella circostanza.
F.to Il Provveditore agli
Studi
(Giuseppe Ferrante)
GL/
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