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ATTI

PROVVEDITORATO AGLI STUDI
REGGIO CALABRIA

Saluto di commiato del Provveditore agli Studi

Ai Dirigenti e a tutto il personale delle Istituzioni scolastiche, statali e non statali di ogni ordine e grado di Reggio Calabria e Provincia, agli alunni e alle loro famiglie, al personale dell'Ufficio Scolastico Provinciale, alle Autorità civili, militari e religiose, alle Organizzazioni sindacali, agli Organi di informazione.


Come preannunciato nel messaggio di apertura di questo anno scolastico è giunto per me il momento del commiato dalla Amministrazione scolastica alla quale ho dedicato quarantadue anni di leale e spero proficuo servizio.
Questo commiato coincide con il rientro definitivo alla mia terra di origine, la Sicilia, terra che amo quanto la Calabria non gratificata da grande benessere economico ma ricca di profonda umanità e cultura che ho imparato ad apprezzare nei 45 mesi trascorsi alla guida del Provveditorato agli Studi.

In tale occasione desidero inviare un saluto affettuoso ed un sentito ringraziamento alla Scuola reggina, in tutte le sue componenti, per il cammino di crescita umana, culturale e professionale che insieme abbiamo avviato in questi anni di cambiamenti e innovazioni che hanno riguardato la ristrutturazione e la riorganizzazione del Ministero dell'Istruzione nelle sue varie articolazioni, e quindi anche a livello periferico con la diversa connotazione che l'Ufficio Scolastico Provinciale assumerà all'inizio del 2002.
E' stato un percorso umano e professionale che mi sono sforzato di condividere con i Dirigenti scolastici, con i docenti, con gli studenti e indirettamente con le loro famiglie, con i rappresentanti delle comunità locali e delle istituzioni pubbliche e del privato sociale, avendo come unico obiettivo che il processo di innovazione migliori la qualità della scuola reggina nella sua essenza e nella sua operatività.
Il mondo scolastico sta attraversando una profonda, complessa radicale riforma: è importante perciò poter garantire continuità e punti di riferimento per un passaggio al nuovo ancora poco chiaro a molti, così come è importante uno sforzo di tutti orientato a rimuovere ostacoli che ritardino il processo di riforma incentrato sull'autonomia scolastica.
Lascio un Ufficio che certamente è cresciuto in qualità, che ha già attivato una sua riqualificazione, che ha consentito con uno sforzo di carattere straordinario nei mesi scorsi di condurre in porto con dedizione e competenza la manovra voluta dal Ministro Letizia Moratti. Ciò in un contesto di procedure non semplici, spesso di difficile armonizzazione, ma anche di piena condivisione degli obiettivi e di aperto confronto con le organizzazioni sindacali e col personale della scuola.
Un punto di forza significativo, nel processo di riqualificazione, è rappresentato dalla rete telematica provinciale per la comunicazione interattiva tra tutti i soggetti del processo formativo, intesa a garantire il diritto di accesso non solo all'informazione.
Per questa finalità è stato offerto, già da due anni, alle Scuole, alle famiglie e agli studenti la disponibilità del sito Internet peraltro di recente rinnovato e arricchito di ulteriori opportunità.
Consapevole del fatto che con l'autonomia sono diventati fondamentali il governo delle relazioni, la qualità dei rapporti e la cultura del confronto anche fra le istituzioni, il mio Ufficio ha realizzato in questi anni un'ampia serie di convenzioni, protocolli d'intesa, accordi, tavoli misti di lavoro e concertazione con i soggetti istituzionali e le agenzie formative del territorio riguardo a varie tematiche: dai diritti per l'infanzia e l'adolescenza, all'educazione alla legalità, al recupero della dispersione scolastica, all'integrazione della diversità e dei percorsi formativi, alle politiche giovanili.
In stretto accordo con i soggetti culturali e sociali del territorio si è operato per rafforzare la centralità degli studenti, cui si è ispirata la politica scolastica dell'Ufficio, grazie anche all'azione della Consulta provinciale degli Studenti.
E' sulla loro intelligenza e passione che bisogna contare per sconfiggere la cultura della violenza e della sopraffazione, per affermare il valore della vita e della solidarietà, aiutando chi è più in difficoltà, e per permettere il pieno esercizio di una cittadinanza attiva e responsabile.
Certamente il lavoro fin qui svolto e le azioni fin qui realizzate non sono punti di arrivo ma, penso, costituiscano la condizione e gli strumenti necessari per il proseguimento di un processo di crescita che la Scuola reggina saprà rafforzare con la sua identità propositiva -che sicuramente è una grande risorsa per tutto il territorio- e con la sua capacità di essere interlocutrice autorevole degli Enti Locali nelle politiche di sviluppo della collettività.
Con questo augurio e con queste certezze sento che il mio commiato da Voi tutti sarà meno greve.
Rinnovo i miei cordiali saluti, gli auguri di buon lavoro e un sentito ringraziamento per la preziosa collaborazione.


Reggio Calabria 22.10.2001

Il Provveditore agli Studi, Giuseppe Ferrante

 
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